Cos’è il dolore neuropatico
Il dolore neuropatico è un dolore non consueto, spesso di origine patologica, dovuto cioè a un trauma o a un’infiammazione dei nervi periferici, delle radici nervose, del midollo spinale o delle strutture ancora superiori.
Il dolore neuropatico cronico
Il dolore cronico neuropatico è un compagno silenzioso che si insinua nella vita di alcuni pazienti alterando la normalità delle giornate con la sua presenza costante e invadente. Questo tipo di dolore si distingue per la sua natura persistente e, spesso, per la difficoltà nel trovare un sollievo efficace.
Nascosto dietro le quinte di diverse patologie – dalle lesioni nervose a condizioni più complesse come il diabete o la sclerosi multipla – il dolore neuropatico cronico può condurre alla necessità di ricorrere a terapie per il dolore specifiche, come i farmaci oppiodi.
Le principali cause del dolore neuropatico cronico1
Il dolore neuropatico è una condizione che può essere conseguenza di lesioni o malattie del sistema nervoso periferico o centrale. Il dolore neuropatico cronico colpisce circa il 7% della popolazione nel mondo.
Il dolore neuropatico può comparire quando:
- Un nervo viene compresso: questo si può verificare in caso di ernia del disco, lombalgia, sindrome del tunnel carpale, oppure di un tumore per via della sua massa annidata nel corpo
- C’è un danno nervoso o una compromissione della funzionalità nervosa, com’è il caso dell’Herpes Zoster o del diabete mellito
- Anomalie nell’elaborazione dei segnali dolorosi, come può avvenire dopo interventi chirurgici importanti (amputazione di un arto con sviluppo della sindrome dell’arto fantasma, mastectomie, etc).
Lo sviluppo del dolore neuropatico cronico può essere favorito da cause diverse.
Lesioni o disturbi del sistema nervoso periferico
Il dolore cronico può avere origine dalla parte periferica del sistema nervoso. È il caso di:
- nevralgia del trigemino
- nevralgie successive a un caso di Herpes Zoster o nel caso di diabete mellito
- lesioni ai nervi periferici
- polineuropatie dolorose o radicolopatie
Lesioni al sistema nervoso centrale
Il dolore neuropatico cronico centrale può svilupparsi anche in casi che coinvolgono il sistema nervoso centrale. È il caso di:
- lesioni al midollo spinale o al cervello
- conseguenze di un ictus
- sclerosi multipla
In tutti i casi si tratta di patologie che necessitano della guida di una équipe medica durante tutto il percorso di trattamento e cura. Ecco perché è importante segnalare ogni evento inatteso durante i trattamenti.
Opzioni di trattamento: un percorso verso il sollievo dal dolore cronico
La gestione del dolore neuropatico cronico richiede un approccio personalizzato che non deve mirare soltanto ad alleviare la sensazione dolorosa, ma anche a restituire al paziente una vita quotidiana il più serena possibile.
Naturalmente, le opzioni terapeutiche possono variare in base alla causa sottostante del dolore e alleviare questa condizione rappresenta sempre una sfida per i professionisti della sanità.
Non esistono farmaci specifici per il trattamento del dolore cronico neuropatico, né periferico né centrale, ma oggi esiste un sistema di classificazione che aiuta i medici nella selezione dei farmaci per una buona pratica clinica1.
Verso una gestione efficace del dolore cronico neuropatico
Il dolore cronico neuropatico rappresenta una sfida sia per i pazienti sia per i professionisti della salute. Riconoscerne le cause e comprendere le opzioni di trattamento disponibili è il primo passo per formulare un piano di gestione efficace che tenga conto delle necessità e delle preferenze individuali.
Ma non solo. I medici e i pazienti dovrebbero sviluppare un dialogo aperto per navigare nel percorso verso il sollievo dal dolore e il miglioramento della qualità della vita in modo efficace.
Alcuni trattamenti farmacologici, infatti, possono determinare effetti indesiderati1 impattanti proprio sulla qualità della vita: è il caso della costipazione, effetto di diverse tipologie di farmaci compresi tra le opzioni farmacologiche per il trattamento del dolore neuropatico.
In particolare, ci riferiamo ai farmaci oppioidi considerati come una importante linea di trattamento nei casi di dolore cronico.
Gestione efficace significa anche gestione degli effetti indesiderati
La gestione efficace del dolore cronico, specialmente quando si ricorre a farmaci oppioidi, può portare con sé la sfida di bilanciare l’efficacia sul sollievo dal dolore con la minimizzazione degli effetti indesiderati.
Uno degli effetti indesiderati più comuni degli oppioidi è la Costipazione Indotta da Oppioidi (CIO), una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente. La CIO non è soltanto un disagio minore, ma può portare anche a complicazioni gravi se non gestita correttamente.
La CIO si verifica perché gli oppioidi, oltre ad agire sui recettori del dolore nel sistema nervoso centrale, interagiscono anche con i recettori nel tratto gastrointestinale, riducendo la motilità intestinale. Questo rallentamento può portare a una difficoltà liberare l’intestino in modo soddisfacente e regolare che, se trascurata, può evolvere in condizioni più gravi come la stitichezza più grave. La CIO, quindi, non è soltanto una questione di disagio fisico: può influenzare l'aderenza alla terapia del dolore, con pazienti che riducono o interrompono il trattamento a causa degli effetti indesiderati.
Se ti riconosci in questa condizione, parlane con il tuo medico, esistono trattamenti adeguati, studiati apposta per queste situazioni che possono aiutarti a recuperare la tua regolarità.
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