Il dolore cronico ortopedico è una condizione medica complessa che riguarda l'apparato muscolo-scheletrico, inclusi ossa, muscoli, legamenti e articolazioni. È una condizione nella quale il dolore persiste nel tempo, oltre il normale periodo di guarigione e, anche per questo, può avere ripercussioni profonde sulla qualità della vita del paziente, dei suoi familiari e della sua rete sociale.
Le cause possono essere molto diverse tra loro (l'artrosi, l'artrite reumatoide, persino lesioni o traumi) e può colpire diverse aree del corpo.
Il dolore cronico ortopedico è particolarmente impattante perché può limitare la mobilità e la funzionalità fisica e diventare un ostacolo alla realizzazione di attività quotidiane semplici come camminare, sollevare oggetti o addirittura dormire, riducendo così la capacità di lavorare, socializzare e svolgere un ruolo attivo nella famiglia e nella comunità.
In più, l'uso prolungato di farmaci per la gestione del dolore, come gli analgesici oppioidi o anche i FANS (antinfiammatori non steroidei) come molti analgesici da banco, potrebbe portare a effetti indesiderati e complicazioni che ulteriormente compromettono il benessere generale.
Cos’è il dolore cronico ortopedico?
Il dolore cronico è uno dei sintomi predominanti in ambito ortopedico e ciò è dovuto principalmente ad un fattore fisiologico, cioè all’alta concentrazione dei recettori del dolore nelle strutture articolari1.
Ma la cronicizzazione del dolore, che da acuto diventa persistente, è un processo complesso, legato a uno squilibrio fra amplificazione e inibizione del dolore, con fenomeni di sensibilizzazione centrale e periferica2.
In ortopedia, le principali cause di dolore cronico si stima che siano rappresentate dall’artrosi (più correttamente definita patologia degenerativa articolare da osteoartrosi). Una delle condizioni predominanti è la lombalgia cronica, cioè dolore al livello dei lombi, la parte bassa della schiena, all’altezza dei reni (ne parliamo più avanti).
Si tratta di un dolore prevalentemente nocicettivo somatico ma si possono rilevare anche dolore neuropatico o misto.
Cos’è il dolore nocicettivo somatico?
Forse ti è capitato di leggerlo su un referto oppure di sentirlo dal medico. Quando si parla di dolore nocicettivo ci si riferisce alla sensazione di dolore come può essere quella causata da una lesione o da un danno. È una risposta fisiologica del corpo: i nocicettori sono infatti dei neuroni che hanno sensibilità agli stimoli dolorosi e funzionano come una sorta di "antenna", catturando specifici segnali ambientali e traducendoli in impulsi elettrici che il cervello può interpretare.
Quando un dolore ortopedico diventa cronico?
Un dolore ortopedico acuto può diventare cronico e il processo, pur complesso, può essere spiegato in modo semplice se si immagina come una serie di cambiamenti alle strutture plastiche e funzionali dei distretti neurali coinvolti.
Quando c’è dolore i nervi possono cambiare determinando una sorta di sensibilizzazione che può condizionare la gestione stessa del dolore, restando sensibili anche quando la causa scatenante non c’è più.3
Dolore cronico ortopedico da artrosi
Si stima che circa 300 milioni di individui in tutto il mondo siano affetti da artrosi che può essere considerata la malattia invalidante più frequente tra gli anziani.4
All’inizio della malattia il dolore è prevedibile ed è la conseguenza di eventi specifici o attività. Con il passare del tempo, può diventare più difficile prevedere il dolore, che si può presentare anche all’improvviso e senza una causa scatenante. La quotidianità inizia a risentirne. Nelle fasi più avanzate il dolore diventa costante e latente durante la giornata con picchi intensi e imprevedibili che possono influenzare in modo più severo lo svolgimento delle attività5.
L’artrosi colpisce più frequentemente il ginocchio, l’anca, le articolazioni delle mani, le articolazioni della colonna vertebrale specialmente nella zona cervicale e lombare6.
I pazienti si raccontano
Guarda la storia di Neal e del suo dolore cronico ortopedico
Dolore ortopedico cronico da lombalgia o sciatica
Il dolore da lombalgia, con o senza infiammazione del nervo sciatico, ha cause che devono essere ancora completamente chiarite e, anche per questo, la diagnosi non è sempre facile7. Al livello medico può essere indicata nei referti come spondilosi, radicolopatia o sciatica.
La lombalgia può minare severamente il benessere quotidiano e la possibilità di avere una vita soddisfacente e anzi, nel Global Burden of Disease Study del 2019 la lombalgia è stata classificata tra le prime 10 cause di anni di vita persi per disabilità. Le donne hanno un rischio di sviluppare lombalgia superiore del 20% rispetto agli uomini.
La gestione del dolore cronico ortopedico
In ortopedia la classificazione del dolore aiuta a determinare il percorso diagnostico e terapeutico più adeguato. Così, per i pazienti che non dovessero rispondere positivamente alle terapie non farmacologiche (ad esempio la fisioterapia) o anche farmacologiche ma con analgesici da banco, è essenziale considerare approcci più mirati. Gli analgesici oppioidi, ad esempio, possono essere utilizzati per trattare il dolore cronico nei casi più (ad esempio artrosi, dolore oncologico).
Gli oppioidi sono farmaci potenti che possono garantire un controllo del dolore efficace ma, come tutti i farmaci, possono presentare degli effetti indesiderati che possono rendere difficile proseguire la terapia. In particolare, parliamo della costipazione indotta da oppioidi (CIO), una forma di stipsi specifica che è dovuta all’interazione del farmaco al livello intestinale.
La stipsi da oppioidi è poco conosciuta e, soprattutto, può essere riferita al medico tardivamente o con una certa difficoltà anche per l’imbarazzo che questo disturbo può determinare. Eppure, si tratta di un tipo di stitichezza severo e persistente che può compromettere la vita quotidiana e il benessere del paziente e, talvolta, anche il percorso terapeutico.
Se la persona che assisti oppure tu stesso sei in terapia con oppioidi e ti accorgi che la regolarità intestinale ti dà qualche problema, ti invitiamo a parlarne con il tuo medico. Non sempre i lassativi da banco sono efficaci con questo tipo di stitichezza che potrebbe aver bisogno di un approccio più specifico.
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