Tipi di dolore cronico e trattamenti possibili
Il dolore cronico è una delle sfide che la medicina contemporanea affronta quotidianamente, insieme ai pazienti che ne sono affetti. A differenza del dolore acuto, che ha anche una funzione protettiva segnalando un danno o un'infezione, il dolore cronico persiste oltre il tempo normale di guarigione, diventando una sorta di malattia a sé9, una nuova sfida clinica che potrebbe intervenire dopo un’altra (ad esempio quando parliamo di dolore cronico dopo un intervento chirurgico).
Questo articolo esplora le cause del dolore cronico e le possibili soluzioni per gestirlo efficacemente.
Che cos’è il dolore cronico?
Leggi l'articolo per scoprire le definizioni specifiche
Tipologie principali di dolore cronico: una classificazione
Il dolore cronico può avere diverse origini, tra cui problematiche di origine psicologica, lesioni fisiche, malattie infiammatorie, neuropatie o disfunzioni del sistema nervoso. È chiaro che non è possibile indicare, dunque, né una causa univoca, né – tantomeno – un trattamento per il dolore cronico.
Quel che possiamo fare, però, è indicare alcune delle tipologie più frequenti di dolore cronico, così come sono indicate anche nei riferimenti scientifici che inseriamo in fondo ai nostri articoli.
- Dolore nocicettivo: derivante da danni ai tessuti, come può essere il dolore derivante da artrite o lesioni muscoloscheletriche.
- Dolore neuropatico: causato, cioè, da danni ai nervi, come può accadere, ad esempio, nel caso di neuropatie diabetiche o di sciatalgie, ovvero compressioni, irritazioni o anche infiammazioni di una delle radici nervose che compongono il nervo sciatico, solitamente a livello della colonna vertebrale lombare.
- Dolore nociplastico: secondo un recente articolo scientifico, questo tipo di dolore è originato "da nocicezione alterata, nonostante non vi sia evidenza chiara di danno tissutale reale o minacciato che possa causare l'attivazione dei nocicettori periferici o evidenza di una malattia o lesione del sistema somato-sensoriale che possa spiegare il dolore"1. In termini più semplici questo tipo di dolore può essere generato da un sistema nervoso sensibilizzato, spesso senza un evidente danno tissutale, come nella fibromialgia.
- Esiste anche un modello biopsicosociale del dolore che si evidenzia nei casi in cui la manifestazione dolorosa cronica non ha solo un’origine. Il dolore cronico è infatti una condizione complessa che va oltre il semplice sintomo fisico, integrando aspetti biologici, psicologici e sociali. Questo approccio multidimensionale è conosciuto come modello biopsicosociale e rappresenta un metodo comprensivo per comprendere e trattare il dolore cronico2.
Trattamenti e soluzioni per il dolore cronico
Il trattamento del dolore cronico può richiedere un approccio multidisciplinare che potrebbe integrare terapie farmacologiche, interventi psicologici, fisioterapia e, in alcuni casi, terapie alternative3.
Generalmente i trattamenti per il dolore cronico, a prescindere dal tipo di trattamento consigliato dal medico, sono fortemente personalizzati e si basano su un dialogo costante medico-paziente per perfezionare l’efficacia delle azioni da un lato e dall’altro per tenere sotto controllo eventuali effetti indesiderati.
Farmaci
Gli analgesici sono farmaci per il controllo del dolore ma includono classi molto diverse tra loro. A scanso di equivoci, ricordiamo che qualunque farmaco, compresi quelli per il dolore, andrebbero presi dietro consiglio medico specialmente quando se ne fa un uso frequente come nel caso dei pazienti affetti da dolore cronico.
Tra i farmaci analgesici possiamo menzionare i FANS e gli oppioidi, certamente tra i più usati4.
Per approfondire: farmaci per il dolore cronico
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Terapie psicologiche
Le terapie psicologiche in generale, e in particolare la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), possono aiutare i pazienti a gestire il dolore intervenendo sui pensieri e i comportamenti correlati al dolore5. Al paziente che soffre, infatti, devono essere forniti strumenti anche per poter gestire il dolore e il correlato disagio personale, sociale e lavorativo a un livello accettabile6.
Esercizio fisico e fisioterapia
L'esercizio fisico e altre forme di terapia fisica possono migliorare la mobilità e ridurre tensioni muscolari e dolore, contribuendo al benessere generale del paziente con dolore cronico7.
Trattamenti alternativi
Ogni persona è diversa e per qualcuno, tecniche come l'agopuntura, lo yoga e la mindfulness potrebbero risultare particolarmente efficaci nel migliorare la percezione del dolore cronico e quindi migliorare la gestione della quotidianità8.
Un percorso personalizzato per la gestione del dolore cronico
Le sfide del dolore cronico richiedono più di un semplice trattamento del sintomo: spesso non è sufficiente alleviare temporaneamente il dolore per eliminare anche altre dimensioni dell’esperienza di questa condizione che può influenzare fortemente la vita sociale, affettiva e lavorativa.
Un approccio olistico può tenere conto di diverse sfide alle quali questa condizione pone dinnanzi i pazienti che ne sono colpiti, per questo il piano di trattamento dovrebbe essere costruito sulla base delle specifiche esigenze e condizioni del paziente.
Nella gestione del dolore cronico è cruciale non trascurare il dialogo con il medico anche per monitorare eventuali effetti indesiderati dei trattamenti antidolorifici. Il fatto che nel dolore cronico le terapie potrebbero essere prolungate potrebbe infatti esporre con più frequenza a questa eventualità.
Ad esempio, la Costipazione Indotta da Oppioidi (CIO) è uno degli effetti indesiderati più comuni nei pazienti trattati con questa classe di farmaci e può significativamente influire sulla qualità della vita e sull’efficacia stessa della terapia per il dolore. Riconoscere tempestivamente la CIO e intervenire con trattamenti mirati è essenziale per garantire che la gestione del dolore sia efficace e il meno invasiva possibile.
Costitipazione, stipsi, stitichezza: cosa puoi fare?
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