Quali sono i benefici e quali le sfide nell'uso degli oppioidi per il dolore cronico? Il nostro focus sulle strategie per controllare gli effetti indesiderati come la stitichezza.
La gestione del dolore cronico rappresenta una delle sfide più impegnative per la medicina moderna. I farmaci oppioidi, grazie alla loro potente azione analgesica, sono una delle prime scelte per trattare il dolore cronico da moderato a severo1.
L'uso di questi farmaci può essere associato, però, a una serie di effetti indesiderati che devono essere attentamente considerati sia dai medici che dai pazienti.
Ma iniziamo con le buone notizie.
Benefici degli oppioidi nella terapia del dolore
I farmaci oppioidi hanno una lunga storia nella medicina che inizia nell’antica Mesopotamia, dove già erano stati scoperti gli effetti dell’oppio estratto dai papaveri. Bisognerà arrivare però al XIX secolo per l’ideazione più propria di farmaci oppioidi che rivoluzioneranno il trattamento del dolore.
Efficacia nel sollievo dal dolore
Gli oppioidi sono noti per la loro efficacia nel trattamento del dolore acuto e cronico. Questi farmaci agiscono legandosi ai recettori nel sistema nervoso centrale, bloccando la trasmissione dei segnali di dolore al cervello e alterando la percezione del dolore da parte del paziente2.
Miglioramento della qualità della vita
Per molti pazienti affetti da dolore cronico, gli oppioidi possono migliorare significativamente la qualità della vita, permettendo loro di svolgere attività quotidiane che altrimenti sarebbero limitate, o addirittura impedite, dal dolore. Questi farmaci possono ridurre significativamente il dolore e migliorare quindi anche la funzionalità fisica, come nei casi di dolore cronico oncologico3.
Sfide nell’uso degli oppioidi nella terapia del dolore
Effetto tolleranza
Uno dei maggiori rischi associati all'uso degli oppioidi è la possibilità di sviluppare la cosiddetta tolleranza. Questa si verifica quando l'efficacia di un farmaco diminuisce con l'uso prolungato o richiede dosi maggiori per ottenere lo stesso effetto3. Questo fenomeno è comune con l'uso di oppioidi4 e può complicare la gestione della terapia del dolore cronico.
Costipazione indotta da oppioidi (CIO)
Gli oppioidi possono causare diversi effetti indesiderati più o meno transitori, specialmente al livello gastrointestinale, tra cui senso di nausea, vomito, e, soprattutto, costipazione. La costipazione indotta da oppioidi (CIO) è un problema piuttosto comune che può influire significativamente sulla qualità della vita del paziente ma anche sul percorso terapeutico.
I pazienti o i loro caregiver dovrebbero sapere che la stipsi, che può svilupparsi in correlazione all’uso di oppioidi, è un peculiare tipo di costipazione direttamente connessa all'azione degli oppioidi su alcuni recettori presenti nel tratto gastrointestinale che rallentano la motilità intestinale5. In questo senso, e in questi casi, l’uso di lassativi generici potrebbe non essere sufficiente a garantire un efficace controllo del disturbo.
Dipendenza: l’effetto più temuto degli oppioidi
Gli oppioidi possono causare dipendenza psicologica e fisica. La dipendenza psicologica si manifesta con il desiderio compulsivo di assumere il farmaco e nel convincimento di non poterne fare a meno, mentre la dipendenza fisica può portare a veri e propri sintomi di astinenza quando l'uso del farmaco viene interrotto. La dipendenza è una preoccupazione clinica che può impedire di portare avanti la terapia del dolore6.
La dipendenza può manifestarsi, oltre che con un malessere generale (disforia), anche con7:
- Sudorazioni e/o brividi di freddo e/o tremori
- Nausea e disturbi gastrointestinali
- Crampi addominali e muscolari
- Aumento della frequenza cardiaca e/o respiratoria
- Ansia, irritabilità, insonnia
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Dipendenza: l’effetto più temuto degli oppioidi
Gli oppioidi possono causare dipendenza psicologica e fisica. La dipendenza psicologica si manifesta con il desiderio compulsivo di assumere il farmaco e nel convincimento di non poterne fare a meno, mentre la dipendenza fisica può portare a veri e propri sintomi di astinenza quando l'uso del farmaco viene interrotto. La dipendenza è una preoccupazione clinica che può impedire di portare avanti la terapia del dolore6.
La dipendenza può manifestarsi, oltre che con un malessere generale (disforia), anche con7:
- Sudorazioni e/o brividi di freddo e/o tremori
- Nausea e disturbi gastrointestinali
- Crampi addominali e muscolari
- Aumento della frequenza cardiaca e/o respiratoria
- Ansia, irritabilità, insonnia
Gestione degli effetti indesiderati degli oppioidi nella vita quotidiana
Un trattamento medico che includa l’uso di farmaci oppioidi va condotto sotto stretto controllo medico e con aggiornamenti periodici. È indispensabile, in questi casi, tenere al corrente il medico degli effetti attesi e inattesi di questi farmaci ed è l’unico modo efficace per tenere a bada gli eventuali effetti indesiderati.
Il paziente dovrebbe essere informato prima, ad esempio, degli effetti degli oppioidi sull’apparato gastrointestinale perché una corretta gestione del disturbo, senza iniziative o trattamenti fai-da-te, potrebbe essere fondamentale per una prosecuzione della terapia del dolore senza interruzioni o perdite d’efficacia.
La costipazione indotta da oppioidi è infatti una delle sfide più significative per i pazienti in trattamento con questi farmaci: è talmente influente sul benessere quotidiano che potrebbe portare persino a interrompere il trattamento o a ridurre la dose, compromettendo l'efficacia della gestione del dolore5.
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La terapia del dolore efficace nasce solo dal dialogo con il medico
I farmaci oppioidi possono rappresentare una risorsa preziosa nella gestione del dolore cronico, offrendo sollievo significativo a molti pazienti. Essendo farmaci potenti, bisogna considerare anche una serie di effetti indesiderati che potrebbero comportare, tra i quali la CIO. È essenziale che i medici e i pazienti lavorino insieme per bilanciare i benefici e le sfide nella terapia con oppioidi, adottando strategie efficaci per gestire gli effetti indesiderati e monitorando attentamente l'efficacia del trattamento.
Solo attraverso un approccio olistico e ben gestito è possibile massimizzare i benefici degli oppioidi minimizzando le difficoltà che potrebbero essere associate al loro uso.