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Tra i più comuni farmaci con effetto analgesico e antinfiammatorio, i FANS sono spesso usati senza prescrizione medica. Attenzione però agli effetti collaterali o più precisamente effetti indesiderati.
FANS è una sigla che si usa per indicare la classe degli Antinfiammatori non Steroidei e che oggi sono tra i farmaci più utilizzati al mondo1. Ad esempio, l’Aspirina (acido acetilsalicilico) rientra nella classe dei FANS.
I FANS hanno effetti antinfiammatori ma anche antidolorifici e aiutano a controllare la febbre (antipiretici). La specifica “non steroidei” sta a sottolineare l’origine non cortisonica.
Esistono varie tipologie di FANS e diversi principi attivi che possono agire in modo differente l’uno dall’altro.
Per cosa si utilizzano i FANS?
I FANS sono usati in modo piuttosto generico come antidolorifici e antipiretici: in caso di mal di testa, dolori mestruali, dolori muscolari o influenza, il medico può consigliare di assumere uno di questi farmaci o di tenerli a portata di mano per i casi di necessità (febbre che si alza, dolore che diventa forte).
In casi più specifici, i medici possono consigliare l’uso di FANS anche per artrite, artrosi o altre malattie che causano dolore cronico.
Principali effetti indesideratidei FANS1
Trattandosi di farmaci, quindi di principi attivi che vengono assorbiti dall’organismo, anche gli antinfiammatori non steroidei possono causare una serie di effetti indesiderati.
Apparato digerente
Per il loro stesso meccanismo d’azione, i FANS possono avere effetto sui tessuti, in particolare dello stomaco. Ecco perché tra i più comuni effetti indesiderati dei FANS possiamo trovare:
- dolori allo stomaco, nausea
- ulcerazioni dello stomaco
- perforazione dello stomaco o dell’intestino
Si tratta di effetti indesiderati tanto più frequenti quando l’uso degli antinfiammatori non steroidei viene prolungato nel tempo e non viene consigliato un gastroprotettore da prendere contemporaneamente alla terapia.
Apparato cardiocircolatorio
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha recentemente pubblicato una nota che riprende uno studio sulla rivista The Lancet3 che ancora una volta mette in guardia dall’uso prolungato di questi farmaci.
Reni
L'uso di FANS può essere associato ad un aumentato rischio di complicanze renali in particolare nei pazienti sensibili o nei bambini6. Secondo alcuni studi recenti, i soggetti che utilizzano FANS in dosi massicce o per lungo tempo possono avere effetti avversi a livello renale più o meno gravi ma comunque medicalmente rilevanti. Parliamo di insufficienza renale acuta o cronica, necrosi papillare, nefropatia interstiziale acuta, iperpotassiemia, ritenzione di sodio e acqua, ipertensione e crisi ipertensive. Negli ultimi anni, sono stati segnalati numerosi casi di sovradosaggio di FANS con complicazioni renali sia negli adulti che nei bambini.
Disturbi percettivi
In alcuni casi vengono segnalati effetti indesiderati più lievi come:
- Mal di testa
- Vertigini
- Sonnolenza
Uso prolungato di antidolorifici nel caso di dolore cronico
Il tipo di analgesico da usare viene di solito consigliato dal medico proprio in base al tipo di dolore che il paziente riferisce di avere e che l’esame diagnostico rivela in essere.
Ci sono diversi tipi di antidolorifici e i FANS rappresentano solo una delle scelte possibili.
I farmaci utilizzati per alleviare il dolore rientrano in tre categorie:
- Non oppioidi (tra cui i FANS)
- Oppioidi
- Adiuvanti, ovvero usati per trattare altri problemi (convulsioni, depressione, etc) ma che possono avere effetto positivo sul dolore
Nel caso di dolore cronico potrebbe essere necessario studiare un piano terapeutico ad hoc che contempli l’assunzione di un farmaco per il controllo del dolore in modo costante e non più occasionale. La terapia con oppioidi è considerata uno strumento valido per un controllo ottimale del dolore4.
Oppioidi come alternativa ai FANS: ma fanno paura
Come sottolinea in un documento l’AISD (Associazione Italiana per lo Studio del Dolore), “Gli oppioidi non sono né una cura universale né un'arma universalmente pericolosa”5. La sintesi potrebbe essere: sono efficaci ma vanno gestiti con appropriatezza e competenza.
Molti pazienti guardano con diffidenza a questa classe di farmaci per una serie di motivi molto diversi tra loro. Da un lato c’è l’impatto dell’informazione generalista (non scientifica) che diffonde notizie sui danni che l’abuso di oppioidi o l’uso improprio degli stessi potrebbero comportare.
Dall’altro ci sono – anche qui – alcuni importanti effetti indesiderati che possono risultare particolarmente subdoli. Uno di questi è la CIO o Costipazione Indotta da Oppioidi che può rappresentare un importante ostacolo al recupero del benessere quotidiano nel paziente con dolore cronico.
Guarda la storia di Christine
Il dolore cronico può essere gestito efficacemente
Se il dolore non passa o dura per molto tempo consulta il medico
Il dolore è sempre una manifestazione che va controllata, in particolare quando si tratta di un dolore che diventa costante e sembra non avere una causa specifica (ad es. un trauma).
Il dolore cronico può essere efficacemente affrontato soltanto con un percorso personalizzato e guidato dallo specialista che dovrebbe sempre discutere con il paziente la linea terapeutica e tenere sotto controllo eventuali effetti indesiderati come la CIO per gli oppioidi. Anche in questo caso si tratta di un disturbo che può essere superato con un trattamento specifico che permetta al paziente di recuperare una quotidianità il più possibile confortevole e normale.
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