Un excursus sui farmaci per il trattamento del dolore cronico e sui loro principali effetti indesiderati.
Il dolore cronico è un problema complesso e debilitante che affligge milioni di persone in tutto il mondo. La sua gestione richiede un approccio multidisciplinare che spesso include la terapia con i farmaci.
Classi di farmaci per la terapia del dolore cronico
Esistono diverse classi di farmaci utilizzate per il trattamento del dolore cronico, ognuna con i propri meccanismi d'azione.
In alcuni casi si tratta di farmaci da banco ma sconsigliamo sempre di assumerli in auto-terapia, cioè senza prima ascoltare il consiglio del medico. Ciascuno di questi farmaci, infatti, può avere degli effetti indesiderati che è importante considerare.
Tutti questi farmaci devono essere presi solo se consigliati dal medico.
1. Analgesici non oppioidi1
- Paracetamolo
- FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei)
2. Antidepressivi
3. Anticonvulsivanti
4. Oppioidi
Principali effetti indesiderati
Ogni classe di farmaci ha i suoi potenziali effetti indesiderati che è importante conoscere per poterne individuare presto i segnali e, eventualmente, intervenire tempestivamente e in modo appropriato.
In questa lista indichiamo i principali1,2.
Analgesici non oppioidi
- Paracetamolo: reazioni al livello epidermico (prurito, arrossamento, vesciche, etc.), gonfiore, difficoltà respiratorie
- FANS: ne abbiamo parlato diffusamente in questo articolo
Antidepressivi
- Sonnolenza
- secchezza delle fauci,
- nausea
- disturbi intestinali
- ansia
Anticonvulsivanti
- Sonnolenza
- Capogiri
- Apatia
- atassia
Oppioidi
- Costipazione indotta da oppioidi (CIO), cioè un tipo specifico di stipsi che non è assimilabile alla normale stitichezza, se non per le dirette conseguenze
- Nausea e vomito
- Sonnolenza
- Tolleranza
- Depressione respiratoria
Pensi che il tuo problema sia la CIO?
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L’importanza del dialogo con il medico: l’auto-monitoraggio della terapia
La scelta del farmaco più adatto dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di dolore, la sua gravità, le altre patologie eventuali che il paziente si trova a gestire e la risposta individuale ai farmaci.
Per questo è fondamentale pianificare con il medico l’eventuale percorso terapeutico non prima di aver effettuato una valutazione globale e completa della salute.
È importante, inoltre, che il paziente sia ben consapevole del suo compito di auto-monitoraggio durante il trattamento: è importante segnalare al medico ogni variazione o sensazione inattesa e dare un riscontro sul procedere della terapia.
Il medico deve sapere, banalmente, se la sensazione del paziente è che la terapia stia funzionando oppure no, se avverte sensazioni diverse dal normale, se avverte disturbi che prima non aveva.
Conclusione e consigli finali
Il trattamento del dolore cronico è un processo complesso che richiede un impegno sia da parte del paziente che da parte del medico. Il paziente, infatti, deve monitorare il suo stato di salute e impegnarsi a segnalare al medico qualsiasi cambiamento, mentre il medico deve essere disposto prima a informare dettagliatamente il paziente e poi a ridiscutere – eventualmente – il percorso terapeutico iniziale se questo non dovesse essere soddisfacente.
La terapia farmacologica può essere un valido strumento per il controllo del dolore, ma è importante utilizzarla in modo consapevole e responsabile, in combinazione con altre terapie e approcci non farmacologici.