Pazienti non autosufficienti e stitichezza da farmaci: come gestire?

Essere caregiver di un familiare o paziente non autosufficiente significa affrontare quotidianamente sfide e difficoltà. Tra queste, la stitichezza da farmaci rappresenta un problema comune.

Diverse classi di farmaci comunemente utilizzati per trattare condizioni croniche nei pazienti non autosufficienti possono presentare effetti indesiderati.

In particolare, parliamo qui dei farmaci oppioidi per il trattamento del dolore cronico che potrebbero presentare, come effetto indesiderato frequente, un tipo di stitichezza specifico e particolarmente ostico da gestire, si tratta della CIO o Costipazione Indotta da Oppioidi.

Il dolore cronico coinvolge il 50% dei pazienti anziani

Teniamo conto che il dolore cronico è un problema comune sia in alcune patologie invalidanti (con interessamento osteo-articolare) che nell’anziano. In particolare, secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, il dolore cronico riguarderebbe il 50% della popolazione ultra-85enne1.

Un esercito di oltre 3 milioni di persone: gli effetti indesiderati sono nelle mani dei caregiver

In Italia vivono circa 3 milioni e 800 mila persone2 anziane non autosufficienti e, se si contano i malati cronici che hanno bisogno di assistenza costante, capiamo bene che i familiari eletti a caregiver e, in qualche caso, i badanti professionali, costituiscono un vero e proprio “esercito della salvezza”.

Sono delle risorse spesso indispensabili e i soli che possono contribuire a individuare precocemente e controllare gli effetti indesiderati di uno o più farmaci.

Stitichezza da farmaci per il dolore cronico: come si manifesta?

Se ti accorgi che la persona che assisti ha difficoltà nelle evacuazioni oppure riesce a svuotarsi meno di tre volte a settimana, è importante segnalarlo immediatamente al medico curante.

La stitichezza non va mai sottovalutata, specialmente quando si presenta con frequenza o, addirittura, in modo continuativo.

Come si può manifestare la stitichezza da farmaci3?

  • Evacuazioni intestinali meno frequenti (meno di tre volte a settimana)
  • Feci dure e secche
  • Necessità di operazioni manuali per agevolare lo svuotamento
  • Dolore o fastidio addominale
  • Sensazione di evacuazione incompleta
  • Gonfiore addominale
  • Feci molli presenti raramente senza l’uso di lassativi

In particolare, se la persona che assisti assume farmaci per il trattamento del dolore, come gli oppioidi, potrebbe essere ancor più importante segnalare la difficoltà di evacuazione perché potrebbe trattarsi di CIO.

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Cosa aspettarsi in caso di stitichezza da farmaci?

Se il tuo assistito soffre di stitichezza è importante parlarne con il medico. Il medico potrà valutare la situazione e definire la causa della stitichezza, escludendo altre patologie o fattori concomitanti. In base alla causa, il medico potrà suggerire diverse strategie per gestire la stitichezza, tra cui:

  • Modifiche alla dieta: si può l'assunzione di fibre (frutta, verdura, cereali integrali), bere molti liquidi (acqua, tisane), evitare cibi poveri di fibre e cibi raffinati.
  • Incremento dell'attività fisica: se possibile, si può incoraggiare il paziente a muoversi regolarmente oppure si possono fissare sessioni settimanali di ginnastica passiva.
  • Lassativi: il medico potrà prescrivere lassativi di diversa tipologia (stimolanti, osmotici, emollienti) in base alle esigenze del paziente (ti consigliamo sempre di evitare l’auto-prescrizione anche se sono prodotti da banco)
  • Farmaci aggiuntivi: in alcuni casi, il medico potrebbe prescrivere farmaci aggiuntivi come i PAMORA per contrastare specificamente la stitichezza causata da farmaci oppioidi.

È importante ricordare che ogni paziente è diverso e la strategia migliore per gestire la stitichezza da farmaci può variare. È fondamentale collaborare con il medico e seguire attentamente le sue indicazioni, monitorando regolarmente la situazione del paziente e comunicando eventuali cambiamenti o effetti indesiderati.

Quali attenzioni porre nell’assistenza di un paziente con CIO?

Oltre alle strategie mediche, il caregiver può giocare un ruolo fondamentale nel supportare il paziente che soffre di stitichezza da oppioidi.

Ecco alcuni consigli utili:

  • Ci sono alcuni casi in cui il paziente decide di interrompere la terapia con oppioidi perché causa stitichezza ma non è una soluzione appropriata. Bisogna spiegare che ci può essere una soluzione efficace
  • È  importante incoraggiare il paziente a mantenere un’alimentazione corretta e regolare, quando è possibile
  • È  importante aiutare il paziente ad assumere la corretta quantità di liquidi, anche attraverso bevande solide (acqua in gel) o succhi. Offrire ripetutamente dei liquidi perché l’abitudine è un fattore importante
  • Creare un ambiente favorevole all'evacuazione, garantendo privacy e tranquillità, ove possibile
  • Mostrare pazienza e comprensione

La stitichezza da farmaci può essere una condizione difficile da gestire, ma con il giusto approccio medico e il supporto del caregiver, il paziente può migliorare la sua qualità di vita e ritrovare un maggior benessere.

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